Antica e nobile, in Argentina è una delle varietà che è stata introdotta attraverso materiale genetico selezionato. Nonostante la superficie coltivata con questo vitigno si è incrementata negli ultimi anni, non trovaremo gran quantità di varietal nel mercato, già che una grande percentuale di queste uve vengono utilizzate come base di vini spumanti. Nella Patagonia argentina si produce un vino adeguato a durare vari anni.
Secondo le differenti cloni -è la varietà che produce mutazioni a maggiore velocità-, il suo colore va dal rubino al rosso intenso, mantenendo sempre gli aromi di lampone, barbabietola e terra che lo caratterizzano.

| Informazioni |
Storia: Di lignaggio francese, originaria di Borgogna, da un vino da taglio molto utilizato nella produzione del Champagne classico assieme al Chardonnay e il Pinot Meunier. È arrivato in Argentina attraverso l'importazione di materiale selezionato. Raggiunge sapori eccezionali in zone più fredde come Río Negro e la Valle di Uco. Superficie coltivata: 1.047 ettari. Foglia: piegata e poco ritorta, mezana, verde scura, trilobada e a volte pentalobata. Grappolo: piccolo e ben riempito, cilindrico e alato. Chicco: nero bluastro, piccolo e di polpa morbida. Vino: colore poco concentrato, con sfumature bordeaux. Aromi che ricordano molto le uve mature, tannini robusti e generosi; con l’invecchiamento è possibile sentire note di caffè e di tabacco. Esprime il suo potenziale in zone fredde e con basso rendimento. |